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PSICOLOGIA

ALTERAZIONI E LE CAUSE DELLE ALTERAZIONI

L’insufficienza mentale d’origine biologica può essere causato da diversi processi patologici che agiscono sul funzionamento del sistema nervoso centrale del bambino. Tra le principali cause fisiologiche che ne possono determinare la presenza si collocano le seguenti:
-Ereditarietà: alcune malattie metaboliche possono dare origine a danni cerebrali molto gravi; e il caso della fenilchetonuria, Che non permette all’organismo di elaborare chimicamente certi alimenti e, può danneggiare in modo serio il sistema nervoso.
-alterazioni precoci dello sviluppo embrionale :  possono essere dovute a mutazioni cromosomiche o a  Danny  prenatali dovuti a sostanze tossiche.
-   Problemi durante la gravidanza e nel periodo perinatale: Le difficoltà che possono portare a un ritardo mentale sono malnutrizione del feto, prematurità, ipossia, cioè carenza nell’afflusso di ossigeno ai tessuti.
- Condizioni mediche generali durante l’infanzia o la fanciullezza:  infezioni, traumi, avvelenamenti, oppure fattori ambientali, quali la mancanza d’accudimento e di stimolazioni sociali e sensoriali.

IL RUOLO DELLA PREVENZIONE
 Un ruolo di grande rilievo nella riduzione dei problemi relativi al ritardo mentale spetta alla prevenzione. Essa può essere effettuata attraverso normali controlli ostetrici, cioè relativi alla gravidanza, sia nel corso di essa sia alla nascita, o attraverso misure preventive più generali, che prevedono il miglioramento delle condizioni socioeconomiche.
 Il ritardo mentale, non è una condizione che permane necessariamente per tutto l’arco della vita. Alcuni bambini che presentano sintomi lievi nei primi anni di vita, come un’incapacità nei compiti di apprendimento scolastico, con un training e delle opportunità adeguate possono sviluppare buone capacità di adattamento in altri ambiti.

DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)
 Questi disturbi si manifestano in un quadro generale di adeguate capacità cognitive, uditive e visive, hanno cause neurobiologica che consistono in disfunzioni delle aree cerebrali coinvolte nel riconoscimento delle lettere, parole e numeri, e si possono raggruppare in distinte tipologie denominate dislessia , disortografia, disgraziatamente e discalculia.
- la dislessia può essere associata alla disortografia:  si tratta di problemi legati alle capacità di lettura, e a volte di scrittura, che si possono manifestare indipendentemente dal livello di intelligenza, di istruzione e di età del bambino.  Le manifestazioni più comuni di questi disturbi sono l’omissione, l’inversione e la sostituzione di lettere o sillabe(“la” anziché “al” )e lo scambio di lettere simmetriche (“p” anziché “q”).
-La discalculia, ovvero l’incapacità di fare i calcoli, produce sintomi analoghi alla dislessia. Il bambino che presenta questa difficoltà può invertire i numeri presentando una qualità insufficiente nel fare i calcoli.

 LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI

Una pericolosa patologia infantile e la depressione detta anche melanconia o mestizia, è un’alterazione del tono dell’umore verso forme di tristezza caratterizzate da un notevole abbassamento dell’autostima e una tendenza all’autopunizione.
Essa non colpisce solamente gli adulti, ma può riguardare anche i bambini. Alcuni aspetti di questa patologia la rendono potenzialmente più devastante proprio nei soggetti più giovani di età. Mentre nell’adulto la depressione tende a colpire maggiormente le donne, nell’età evolutiva non si rilevano  differenze sostanziali tra i due sessi: in età adolescenziale si calcola che l’incidenza riguardi il 10% dei soggetti .
 Se l’adulto è in grado di riconoscere che la sua situazione non fa parte della normalità, ovvero che non è più se stesso e che c’è qualcosa che non va, il bambino non hai mezzi per fare valutazioni su ciò che gli sta accadendo e può perdersi gravemente dentro la propria depressione.  Quindi se le persone adulte e tentano di vincere questa malattia chiedendo aiuto, i bambini invece non hanno le risorse interne per farlo.
 I bambini depressi non riescono a divertirsi, non giocano e non instaurano sani rapporti interpersonali, si sentono ipercritici e insicuri e tendono essere pessimisti. I bambini e gli adolescenti depressi sono portati a sentimenti di infelicità, di autosvalutazione, con una perdurante incapacità ad avere fiducia in se stessi.  La tristezza si accompagna in questi casi a pianti non motivati per alcun evento preciso, che tendono a durare inspiegabilmente nel tempo. Anche la mia amica di un bambino e di un adolescente depresso rivela smarrimento sconforto. Tra i sintomi emozionali che si possono presentare troviamo anche la rabbia, la perdita di risposta di piacere, di allegria, il non sentirsi amati e l’autocommiserazione.

IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE

Anche i bambini si trovano spesso a dover affrontare l’ansia. L’ansia è un’espressione di auto preoccupazione è caratterizzata da dubbi e svalutazioni nei confronti di se stessi.Si può esordire già durante l’infanzia, non appena si prende consapevolezza del mondo al di fuori della famiglia. Un luogo dove l’ansia matura per un bambino è la scuola, manifestata con comportamenti inattesi.
Il bambino manifesta il suo stato ansioso con i ratti abilità con.  Sintomi come il vomito, diarrea, la cefalea e la eccessiva sudorazione. Quando l’ansia tracima l’angoscia, il bambino appare terrorizzato e distratto. Spesso la mente del bambino è un sovraffollamento di pensieri. Il bambino può sviluppare delle fobie ovvero paura ingiustificata di un oggetto di una situazione. Spesso questi disturbi possono provocare un meccanismo di inibizione del comportamento del bambino, che può bloccare lo svolgimento delle attività quotidiane.  L’ansia può accompagnare lunghi periodi della vita del bambino.

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